Serra Pedace (C.A.P. 87050) appartiene alla provincia di Cosenza e dista 13 chilometri da Cosenza, capoluogo della omonima provincia.
Serra Pedace conta 1.045 abitanti (Serritani) e ha una superficie di 59,0 chilometri quadrati per una densità abitativa di 17,71 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 726 metri sopra il livello del mare.
La prima parte del nome deriva dal verbo serrare, ossia chiudere o dal termine serra, ossia sega (riferendosi alla dentellatura della cresta dei monti). La specifica si riferisce al vicino paese.
Santo Patrono | San Donato Vescovo |
Festa Patronale | seconda domenica di agosto |
Serra Pedace è il paese
di origine di mio padre Donato
al quale ho dedicato questa
poesia:
A MIO PADRE
O padre, il tuo Ciardullo
poeta da te tanto amato
se n’è andato
chi canterà la tua amata terra
chi ricorderà i meriti e le sue virtu’
ed io non avrò piu’
chi mi leggerà le sue poesie
chi mi sveglierà con la tua nenia
ma avrò solo rimpianto e pena.
Ora sono qui che ti scrivo
per ricordare il tuo luogo natio
che brilla di luce ogni mattino.
Mi attendi sempre a braccia aperte
nell’alto del tuo giaciglio
perché io ritorni con un giglio
a ricordar i bei tempi passati
quando la luna sui monti calava
e nel sonno ci trasportava.
Sotto i monti silani c’è un paese
dove regna la tranquillità e la pace
il suo nome è Serrapedace.
Lì ognuno parla di te
e in me ritrova quella tua generosità
che nessuno mai dimenticare potrà.
Serrapedace è sempre la stessa
fatta di gente semplice e pura
di cui tu avevi tanta cura.
I bambini son cresciuti, sono adulti
medici, avvocati, amanti della vita
ma soprattutto padri di famiglia.
Serra non smentisce con le sue tradizioni
buona cucina e tanta cultura
grazie all’aria sana e pura.
Quanto vorrei che tu fossi qui stasera
ad ascoltare con orgoglio chi ti ha tanto amato
e chi talvolta ti ha contrastato.
Ti ringrazierò per la vita intera
per quello che di grande mi hai regalato
ecco perché la cara nonna ti chiamò: Donato!
...qui le campane suonano ancora in un'atmosfera d'altri tempi, un suono diverso per ogni evento. Ma il ricordo più bello è quando ad agosto il Santo esce
dalla chiesa ed il suono è allegro e ripetuto. Il cuore batte dall'emozione ed ancor di più quando il Santo rientra dopo una lunga processione ed al suono delle campane si unisce quello dei fuochi
d'artificio che fa rabbrividire di gioia e che riempie di lacrime gli occhi, volti in alto verso il cielo....
Lo stupore dei bambini è immenso e non meno quello degli adulti che col segno della croce rivolgono preghiere al patrono San Donato.